Vaccinazioni, operai ex Isochimica scrivono al Prefetto
I lavoratori ex Isochimica attendono ancora di essere inseriti tra le categorie a più alto rischio: le richieste ad Asl e Regione sono rimaste senza risposte, ora hanno chiesto l’intervento della Prefettura
Finisce all’attenzione della Prefettura di Avellino il caso dei lavoratori ex Isochimica: chiedono, dall’avvio delle vaccinazioni, di essere inseriti in un protocollo celere, chiaro e definito che gli consenta di accedere alla somministrazione del vaccino. Un accesso prioritario ai programmi di vaccinazione per il covid -19 ai pazienti che convivono con malattie polmonari interstiziali prestando particolare attenzione a quelli che in seguito al contatto diretto con materie inquinanti e fibre di amianto hanno contratto patologie. I primi passaggi sono stati fatti con l’Asl di Avellino e l’Unità Operativa Amianto, non sono arrivate risposte certe e la tensione sale soprattutto fra quanti di loro sono ammalati e costretti a convivere con malattie polmonari interstiziali con fibrosi polmonare e patologie asbesto correlate. L’avvocato Brigida Cesta ha inviato una pec a nome dei 130 ex operai che rappresenta e che risiedono ad Avellino e in provincia: si chiede al Prefetto Paola Spena di convocare gli organi regionali e locali preposti al piano nazionale di vaccinazione, per dare risposte certe e veloci sul futuro di queste persone, perchè rientrino tra i soggetti fragili con un protocollo chiaro e definito nei tempi.
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