Ironia, portami via
Ospitiamo volentieri i “Pensieri in libertà” di una “mamma – come lei si definisce – di due gemelli in lockdown.
– di Sara Solimene –
Oggi mentre me ne stavo in bagno a lisciare i miei riccioli con una piastra di fortuna, riflettevo su questo anno passato, interminabile.
Sì, perché fra qualche giorno il nostro ospite, che ormai puzza, il signor Covid, festeggia il suo primo compleanno!
Non voglio assolutamente parlarvi di questo vermiciattolo, a questo pensano “i virologi e gli scienziati” che si sono laureati sui social in questo anno; ne abbiamo così tanto sentito parlare da avere il vomito al solo suono della c…
Sono Sara, spesso ricorro all’ironia, e faccio parte di quella parte di “esseri umani” storicamente meritevoli di attenzione per la funzione “riproduttiva”.
In questo periodo, c’è stato un riconoscimento aggiuntivo ed alterno, con oscillazioni dal ruolo egregio avuto anche in piena pandemia a quello di “pazze esaurite” ad ogni chiusura e riapertura delle scuole.
In questi mesi sono stata in silenzio ingoiando la rabbia ad ogni commento, che riguardava le mamme, sui social o sui vari gruppi, o sotto i post della Azzolina, o di De Luca.
In particolare mi hanno colpito i commenti in un gruppo, nel quale mi ero infiltrata, di alcuni “insegnanti”!
Che cosa fa una mamma durante la pandemia? La risposta è stata: “niente”!
Scusatemi tanto, quindi chi si occupa dell’accudimento della casa, del marito, dei figli, delle file interminabili alle poste, del cibo a tavola, dei panni puliti, profumati e stirati?
Chi si preoccupa di tutto questo che è solo un esempio dei tanti impegni giornalieri?
Da mesi ho un dubbio che non mi abbandona e vorrei condividerlo con voi, perché continuo a leggere che alcune mamme ritengono il lockdown il periodo peggiore della loro vita mentre altre sottolineano che si sono divertite come matte con i figli a casa ed hanno avuto modo di fare cose che prima non avevano il tempo nemmeno di pensare.
Ed è la verità, perché, anche se sembrerà strano, per alcune mamme stare chiuse in casa con i figli è stata una fortuna, per altre un vero inferno fatto di litigi, capricci, sgridate, il ripetere 300 volte le stesse cose,oltre che lanciare pantofole durante la Dad!
Sono pienamente convinta che questo strano ed interminabile periodo, al di là delle facili battute, ha fatto prendere atto a tutte le mamme che i figli di oggi sono di gran lunga più svegli, intelligenti, energici e veloci di noi, e, poi, ricevono input continuamente da un mondo che 30 anni fa non esisteva; e sono sensibili, amorevoli, hanno la capacità di leggere quello che noi mamme pensiamo e viviamo dentro, hanno idee straordinarie e un’intelligenza fuori dal comune.
A pensarci bene, noi mamme esageriamo quando ci lamentiamo per il caffè che non possiamo più prendere con l’amica, dopo aver cresciuto per anni i figli, con sacrificio e con il latte al plutonio!
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