Mezza Irpinia senza alta velocità: la battaglia di Giuditta

La città capoluogo non avrà la sua stazione con l'amara conseguenza di essere tagliata fuori dai nuovi mercati per i prossimi dieci anni; il presidente del distretto turistico del Partenio chiede di trovare alternative disegnando una nuova tratta in ferro che assicuri ad Avellino e l'hinterland l'accesso all'Alta velocità

Se da una parte la Valle Ufita gongola, c’è un lato della provincia guidato dal capoluogo che piange amaramente  dopo il via libera al completamento della linea ferroviaria di Alta Velocità che collegherà celermente Napoli a Bari, attraversando Grottaminarda ed il Sannio. Una scelta strategica assurda, politicamente non ben compresa,  con la quale si emargina la città principale dell’Irpinia e i piccoli comuni ad esso connessi, mettendo all’angolo una bella fetta di popolazione.

Tra i politici locali contrari al nuovo ruolo relegato ad Avellino ed i suoi sobborghi c’è il sindaco di Summonte Giuditta il quale oltre a manifestare la sua netta discordanza nei confronti di chi ha permesso ciò, attraverso un comunicato ufficiale da noi integralmente riportato, chiede alle istituzioni competenti di collegare Avellino ed i paesi del Partenio mediante un nuovo tratto ferroviario che unisca la prima città irpina a Baiano riducendo la distanza con l’hub di Afragola. Ecco il documento integrale  :

“Il capoluogo e il suo hinterland fatto di grandi attrattori turistici e culturali deve con forza, determinazione e urgenza lavorare per evitare la marginalità alla quale saranno destinati una volta entrata a regime l’alta capacitò Napoli-Bari e tutto quanto ne consegue per il territorio provinciale a partire dalla stazione Hirpinia localizzata tra Grottaminarda e Ariano e la programmata piattaforma logistica in Valle Ufita. Saranno la definitiva certificazione della perdita del ruolo di capoluogo di provincia. Avellino e i comuni della fascia del Partenio non possono rimanere tagliati fuori dalle grandi direttrici. E quando si parla di infrastrutture e di interconnessioni moderne e funzionali non si può non fare riferimento all’alta velocità. La partita oggi è più che mai aperta: serve una grande mobilitazione istituzionale e popolare (cittadini, associazioni, enti di servizio e di promozione, sindaci, deputazione regionale e nazionale) per far leva sul governo e far inserire nel recovery plain la realizzazione dei collegamenti su ferro tra Baiano e Avellino e tra Valle Caudina-Cancello. Solo così in un’ora di percorrenza si potrà raggiungere l’alta velocità su Napoli o Afragola.
I nuovi collegamenti ferroviari sono l’ancora di salvezza per vincere la sfida della modernità, parliamo di infrastrutture necessarie a garantire sviluppo ed economica, attività produttive e, soprattutto turismo, così come da ultimo ha ricordato il ministro dei Beni Culturali in un appello alla cabina di regia sul Recovery fund. Il treno è modernità, quando si parla di infrastrutture che proiettano verso il futuro non possiamo prescindere dalla tratta ferrata”.

 

 

 

 

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