Buoni spesa, Avellino resta senza a Natale
Ariano, Mercogliano, Monteforte, Montoro, Atripalda: tutti i principali comuni irpini hanno già provveduto a pubblicare avviso ed erogare i buoni spesi concessi dal governo per le famiglie bisognose. Nel capoluogo ancora nulla invece. D'altra parte, di che politiche sociali si può parlare in un comune incapace negli ultimi 5 anni di attrezzare un solo asilo nido, nonostante la disposizione dei fondi del piano di zona
Mercogliano, Atripalda, Monteforte, Montoro, Ariano, tutti i principali centri della provincia hanno già provveduto a pubblicare il bando, alcuni sono già partiti ad erogarli. Stiamo parlando dei buoni spesa, finanziati dai fondi del governo e concessi alle famiglie indigenti per affrontare questo lungo, interminabile periodo di crisi sanitaria ed economica, e per poter passare un Natale con meno pensieri. Circa 4 milioni di euro il totale del finanziamento nazionale per l’intera Irpinia, da suddividere comune per comune.
Provate a indovinare quale dei grandi centri non li ha ancora messi a disposizione della propria cittadinanza. Ebbene sì, proprio il capoluogo, che ha in dotazione 309 mila euro. Ma fino ad oggi niente bando, nessun contributo distribuito ai suoi cittadini più in difficoltà. E dunque a questo punto, tra pubblicazione del bando, graduatoria, pin per la card e attivazione del servizio, anche se ora il comune accelerasse, di sicuro non si farebbe mai in tempo per la spesa di Natale.
Amministrazione Festa e uffici ancora una volta sul volta sul banco degli imputati, il consigliere d’opposizione Francesco Iandolo incalza: “I fondi sono disponibili da tre settimane, come al solito in comune si registra la solita confusione”.
Le politiche sociali insomma toppano ancora una volta. D’altra parte, quando decidi di lasciare l’azienda consortile del piano di zona tra le mani di un segretario generale esperto nel settore finanziario ma senza nessun precedente nel sociale, quando continui ad assegnare tutti i servizi sempre alle stesse cooperative da anni senza i necessari controlli, è abbastanza normale che ti ritrovi senza risultati. I buoni spesa sono un esempio, ma se si allarga un attimo l’orizzonte ci si accorge che il capoluogo non è riuscito ad attivare da anni nemmeno un asilo nido, nonostante le centinaia di migliaia di euro di finanziamenti a disposizione concessi dai fondi Pac. Sul piano di zona insomma sventola bandiera bianca
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