Covid Campania, ci mancavano soltanto le truffe sui tamponi: da Napoli l’allarme su test falsi o scaduti

Mentre in Campania la curva Covid non accenna a calare, da Napoli arriva l'allarme di una organizzazione che esamina tamponi con macchinari veterinari: una truffa dai risvolti criminali che restituisce ai pazienti risultati falsi alimentando il rischio di diffusione del contagio. Attenzione ai laboratori di riferimento: l'elenco di quelli accreditati dalla Regione è consultabile on-line

Sciacalli dei tamponi a Napoli. Il Nas dei carabinieri ha  scoperto un’associazione a delinquere che eseguiva irregolarmente tamponi nasofaringei per individuare la presenza del covid. L’organizzazione, smantellata dagli investigatori, era composta da personale sanitario (alcuni convenzionati con il Servizio Sanitario Regionale e impiegati presso 118) e da una società che commercializzava e processava tamponi con strumenti non idonei, anche veterinari. Tamponi falsi e scaduti a pagamento insomma. Si ricorda che l’unità di crisi della Regione Campania ha reso noto l’elenco dei laboratori accreditati per effettuare i tamponi molecolari, ed è disponibile per essere consultata online. Solo i laboratori presenti in questo elenco possono effettuare test validi.

Intanto i contagi in regione Campania continuano ad essere allarmanti, nelle ultime ore 635 i positivi su 7.720 tamponi. Servono misure per frenare la diffusione del virus che corre veloce;  oltre a quelle prese dal Governo centrale con l’ultimo Dpcm, De luca punta adesso a limitare gli assembramenti sia a bordo dei mezzi di trasporto pubblici che nelle stazioni. Il consigliere regionale delegato ai trasporti, Luca Cascone,  lo ha già fatto capire ieri: si andrà verso una riduzione della capienza. Nelle prossime ore ci sarà un vertice, al quale parteciperà Cascone, oltre ai rappresentanti delle altre Regioni,  la ministra De Micheli, associazioni di categorie e responsabili delle aziende dei trasporti proprio per indivuduare soluzioni utili. Per ridurre il numero degli utenti si valuterà l’ingresso scaglionato sia nelle scuole che negli uffici pubblici. Se non si dovesse trovare una soluzione comune a tutto il territorio nazionale, non è escluso che De Luca possa decidere di agire in autonomia.

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