Il nuovo Dpcm: vietate le feste private, cerimonie con più di 30 invitati e movida sempre più breve
E’ stato firmato dal premier Giuseppe Conte il nuovo Dpcm che avrà validità 30 giorni. La decisione finale al termine di un confronto tra Governo e Regioni avvenuto non senza scontri.
Motivo principale del contendere è stata la scuola: governatori del Nord, come Zaia e Toti, ma anche del Sud come De Luca, avevano chiesto che gli alunni delle scuole superiori potessero tornare alla didattica a distanza. La misura di prevenzione sarebbe stata utile per alleggerire il sovraffollamento del trasporto pubblico locale, ma il ministro Azzolina è rimasta ferma su un secco “no” mentre il premier Conte ha preferito, per il momento, prendere tempo. Tutti d’accordo sullo stop alle gite scolastiche.
Per limitare il sovraffollamento dei mezzi pubblici nel nuovo dpcm si interviene per ora solo sullo smartworking per potenziarlo e passare da un 50 % al 60%, 70%. Si invitano anche le aziende private ad optare per il lavoro da casa.
Il divieto per le feste private nel nuovo Dpcm diventa forte raccomandazione, se non si è conviventi il limite di persone che vi partecipano dovrebbe essere di 6 persone, mentre vengono vietate quelle nei locali aperti al pubblico.
Anche nelle abitazioni private, quando ci sono persone non conviventi, viene fortemente raccomandandato di indossare le mascherine che diventano obbligatorie su tutto il territorio nazionale anche all’aperto .
Si blocca la movida: i ristoranti con servizio al tavolo chiudono a mezzanotte, quelli con solo asporto alle 21.00 e sarà vietato sostare davanti al locale.
Le cerimonie come funerali, matrimoni, cresime e battesimi hanno un limite massimo di 30 partecipanti.
Sport amatoriali da contatto sono stati bloccati, mentre possono continuare quelli con società sportive che controllano il rispetto dei protocolli, così come non chiudono nemmeno le palestre.
Per quanto riguarda gli spettatori nei palasport il limite arriva al 15% della capienza fino ad un massimo di 1000 persone.
In cinema e teatri resta il limite di 200 spettatori.
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