Moscati, inferno pronto soccorso: da due giorni caos, proteste e pazienti in attesa

Inferno pronto soccorso. Mentre si attende che l’accorpamento tra Moscati e Landolfi dia i suoi frutti, raddoppiando i presìdi con una gestione unica, la situazione a contrada Amoretta è esplosiva. In questi ultimi due giorni in redazione siamo stati subissati dalle segnalazioni degli utenti, alcuni di loro in attesa addirittura per più di 24 ore senza ricevere assistenza e le cure richieste dal personale in servizio. Posti letto saturi, c’è chi è stato costretto a farsi visitare in piedi o su una sedia di rimedio, dove alcuni infermieri sono stati obbligati dall’emergenza anche a fare i prelievi, cosi’ raccontano alcuni malcapitati sui social. Qualche utente, spazientito, ha minacciato perfino di chiamare i carabinieri.

Tre giorni di fuoco insomma, dove si sono moltiplicati gli accessi al pronto soccorso, arrivati a circa 40-50 al giorno. E l’azienda ospedaliera ammette il periodo di difficoltà, causato dalla mancanza di personale, con alcuni infermieri in questo periodo in malattia. Mentre i rinforzi annunciati qualche mese fa sono arrivati: dei 4 nuovi medici assunti, due sono in servizio, gli altri arriveranno a maggio. Ma nel frattempo, 5 camici bianchi hanno lasciato il Moscati, preferendo il trasferimento in altri ospedali. E così si è a punto e capo, anzi peggio, e il moltiplicarsi degli accessi ha reso la situazione ingestibile.

Ma le lamentele sull’ingolfamento della prima emergenza si rinnovano da mesi, non è solo questione di questi ultimi giorni. Si attende da tempo l’insediamento del nuovo primario del settore, con la speranza che possa portare ordine e organizzazione, ma dell’esito del concorso, bandito l’anno scorso, non si hanno notizie. E l’emergenza non si ferma

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