Non basta la spiegazione al giudice, Lamberti resta ai domiciliari
Non è bastato a Rosario Lamberti fornire la propria versione dei fatti. Il conduttore televisivo, accusato di stalking, diffusione di immagini sessualmente esplicite e diffamazione dall’ex compagna, resta agli arresti domiciliari.
Lamberti nella mattinata, accompagnato dal suo legale, l’avvocato Giuseppe Di Gaeta, si è sottoposto all’interrogatorio di garanzia predisposto dal gip Marcello Rotondi. Per oltre un’ora Lamberti ha risposto alle domande del magistrato, fornendo la sua versione dei fatti e ribaltando le accuse: l’anchorman ha dichiarato infatti di essere lui vittima di atti persecutori da parte della ex compagna e del marito, e a supporto della tesi ha presentato una serie di prove tra cui i messaggi ricevuti dalla coppia. Lo stesso Lamberti nei giorni scorsi aveva denunciato sia la donna che il marito, proprio per atti persecutori a suo danno.
La versione per il momento non deve aver convinto il giudice che al termine dell’escussione ha deciso di confermare la misura cautelare degli arresti domiciliari, disposta seguendo la normativa del codice rosso prevista per i casi di stalking; in questo caso la misura si è resa indispensabile dato che Lamberti avrebbe reiterato il reato nonostante avesse subito un primo ammonimento da parte della questura a seguito di una prima denuncia della donna. Confermato anche il sequestro delle pen drive, dei computer e delle strumentazioni utilizzate da Lamberti per trasmettere sul proprio canale.
Il legale ha già annunciato di voler presentare ricorso al tribunale del Riesame.
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