Isochimica uccide ancora. Addio Nicola, 24esima vittima della fabbrica dei veleni

L’Isochimica uccide ancora. Nel giorno in cui la giustizia subisce l’ennesimo rinvio, con l’udienza fissata a Napoli saltata per maltempo, il numero degli ex operai che attendono con ansia la verità da oltre trent’anni diminuisce. Ma aumenta la rabbia e il senso di rivalsa nei confronti di chi è stato artefice di una vera e propria mattanza, che sembra destinata purtroppo a non fermarsi.

Nicola Montanaro di Avella si è spento all’età di 63 anni, stroncato da un tumore, lasciando moglie e tre figli. E’ la 24esima vittima della fabbrica dei veleni. Ex operaio, ha lavorato per anni all’interno dello stabilimento di Borgo Ferrovia, dove i dipendenti grattavano a mani nude e senza protezione l’amianto dalle carrozze dei treni di Ferrovie dello Stato. A Montanaro era stata riconosciuta la malattia professionale per aver contratto l’asbestosi a causa della lunga esposizione all’amianto. Come lui, altri 156 ex operai a cui sono state diagnosticate patologie asbesto correlate, come lui, altri 23 di loro non ci sono piu’. Colpe e responsabilità verranno stabilite dalla legge, il processo per ora vede 26 imputati a vario titolo di omicidio colposo plurimo, lesioni dolose, concorso in disastro ambientale, omissione d’atti d’ufficio per mancata bonifica. Elio Graziano invece, l’ex patron, è deceduto senza permettere ai magistrati di poterlo giudicare: ma le lacrime di 24 famiglie, sono peggio di una condanna

I commenti sono chiusi.