La DIA disegna la mappa dei clan in Irpinia
Il contesto criminale della provincia Irpina resta particolarmente permeabile ad infiltrazioni di clan delle province di Napoli e Caserta. E’ quanto emerge dall’ultima relazione della Dia riferita al secondo semestre del 2018. Per quanto riguarda gli assetti dei sodalizi locali, non si registrano mutamenti di equilibri nelle aree a maggior densità criminale (Vallo di Lauro, Baianese, Valle Caudina, comprensorio Montorese – Solofrano, alta Irpinia e Arianese). Nel capoluogo opera il clan GENOVESE, con proiezioni anche su territori adiacenti, mentre, a Quindici, si conferma la presenza, storicamente radicata, degli antagonisti clan GRAZIANO e CAVA: il primo ha proiezioni anche nell’alta Valle dell’Irno (al confine tra le province di Salerno ed Avellino) e nel Vallo di Lauro; il secondo estende la sua influenza anche nell’agro vesuviano e nolano tramite la famiglia SANGERMANO. Nella Valle Caudina opera il clan PAGNOZZI, con proiezioni nelle province di Benevento e Caserta. L’Irpinia si conferma un’importante piazza di spaccio con legami con altri gruppi criminali per il traffico di sostanze stupefacenti.
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