Inchiesta Teatro Gesualdo, Bavaro sceglie di non rispondere al pm

Scena muta per l’ex direttore amministrativo del Teatro Gesualdo Dario Bavaro davanti al pubblico ministero Teresa Venezia, che cura l’inchiesta sul Massimo cittadino, e che aveva fissato a stamattina un interrogatorio bis per chiarire alcuni aspetti dell’indagine. Dopo aver ascoltato per la seconda volta l’addetta alla biglietteria Monica Rosapane lo scorso lunedì, oggi toccava a Bavaro fornire nuovamente la sua versione dei fatti. Accompagnato dal suo legale, l’avvocato Saccone, Bavaro, ascoltato nei mesi scorsi dal magistrato, questa volta si è avvalso della facoltà di non rispondere, confermando quanto dichiarato nell’interrogatorio precedente.
Bavaro e la Rosapane sono indagati, assieme ai tre membri dell’ex cda del teatro (Luca Cipriano, Carmine Santaniello e Salvatore Gebbia) e ai tre ex revisori dei conti del comune di Avellino (Ottavio Barretta, Antonio Savino e Antonio Pellegrino) nell’ambito dell’inchiesta avviata dalla procura della Repubblica di Avellino agli inizi del 2017, a seguito dello scontro politico tra l’allora sindaco di Avellino Paolo Foti e il presidente del teatro Luca Cipriano, a cui sono seguite diverse segnalazioni dei dirigenti comunali in merito a presunte irregolarità nella gestione del Massimo. Le accuse a vario titolo sono quelle di peculato e falso, nel mirino degli inquirenti la gestione contabile dell’Istituzione, un presunto ammanco di 115mila euro nelle casse del teatro e il sistema di affidamenti, incarichi e consulenze.
A breve scadrà la proroga delle indagini, il pm Teresa Venezia sarà chiamata a scegliere se archiviare il caso o richiedere il processo per gli indagati
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