Aquilonia invasa da 350 animali vaganti. Entra in azione la taske force coordinata dalla Prefettura

Da tempo il primo cittadino Antonio Caputo denuncia la presenza di capi di bestiame e cavalli che distruggono i raccolti e rappresentano una minaccia per l'incolumità e l'igiene pubblica. Arriva in soccorso l'Ufficio territoriale di Governo, che di concerto con la Questura, Forze dell'ordine e regione interviene per porre rimedio

Quello degli animali vaganti ad Aquilonia è ormai un fenomeno di rilevante impatto sociale e sanitario. Da tempo l’esecutivo di palazzo di città guidato da Antonio Caputo tenta di mitigare danni alla proprietà privata, tutelare la pubblica incolumità (essendo non di rado causa di incidenti), e soprattutto l’igiene e la sanità pubbliche.

L’Ufficio Territoriale di Governo ha disposto un piano di interventi teso a limitare la presenza di animali incustoditi, di concerto anche con le autorità sanitarie regionali e locali, nonché attraverso l’impegno diretto delle competenti Forze dell’Ordine (tra cui i Nuclei esperti della Guardia di finanza, il Personale del Nucleo dei Carabinieri Forestali territorialmente competente, il Comando dei Carabinieri e con il coinvolgimento del corpo della Polizia municipale dell’Ente).

Proprio in occasione dell’ultimo intervento, che ha richiamato la presenza del servizio veterinario dell’asl di avellino, il sindaco Caputo ha ringraziato pubblicamente l’azienda e il manager Ferrante, per il servizio svolto anche dall’Unità Operativa Prevenzione e sanità pubblica veterinaria, intervenuta insieme ad una task force, sotto l’egida della Prefettura e della Questura, coordinata dalla Regione Campania e dal Polo Didattico integrato attraverso i Centri di Riferimento regionale CRIUV e CRESAN, per contrastare la presenza di animali incustoditi su territori pubblici che avevano ripetutamente danneggiato coltivazioni locali.

I commenti sono chiusi.