La storia evolutiva della città di Avellino attraverso le piazze raccontata in un libro
La storia di Avellino scandita dall’evoluzione di uno spazio urbano che nei secoli si è spostato verso ovest dal Sabato quasi alle falde del Partenio. La racconta un volume curato da più autori, che hanno scelto le piazze come i capitoli di questa suggestiva vicenda identitaria ultramillenaria
Le piazze, Kennedy e del Popolo o Amendola, come San Tommaso alla Ferrovia o quella che prende il nome del Castello sottintendendo i Caracciolo, ma anche personaggi legati ai luoghi, da Maria de Cardona a Cosimo Fanzago fino a don Michele Grella, scandiscono la storia di Avellino attraverso i secoli. L’evoluzione dello spazio urbano non ha soltanto trasformato il volto della città, anche grazie ai suoi edifici monumentali, ma ne ha addirittura rinnovato la posizione geografica, attraverso un continuo spostamento verso ovest, partendo dal fiume Sabato per arrivare quasi a lambire le falde del Partenio. Questa straordinaria vicenda identitaria di una città ultramillenaria – quale Avellino è – viene raccontata in un volume curato da più autori, che hanno scelto le piazze come i capitoli di questa suggestiva vicenda identitaria ultramillenaria. “Agorà”, è il titolo di questo libro, edito dalla Valle del Tempo, e curato da Antonetta Tartaglia, Gianni Festa, Cecilia Valentino, Maria Grazia Cataldi. Tanti gli autori coinvolti – don Emilio Carbone, Gianni Festa, Ugo Tomasone, Cecilia Valentino, Vega De Martini, Floriana Guerriero, Maria Grazia Cataldi, Gaetana Aufiero, Antonetta Tartaglia, Generoso Picone, Michele Zappella – uniti dalla voglia di rivelare la traccia che questa città ha saputo e ha potuto imprimere nelle aree interne del Meridione italiano. L’appuntamento è per il 16 aprile, alle 17.30, quando “Agorà” sarà presentato al Circolo della stampa, alla presenza del sindaco Laura Nargi e di Paolo De Vito, che leggerà alcuni brani dal volume.
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