IL CORSIVO – Matteo Salvini e Vinitaly

Negli ambienti leghisti di Verona continuano a chiedersi come possa essere accaduto che il ministro Salvini non abbia trovato il tempo nemmeno per una toccata e fuga al Vinitaly. È la prima volta che accade dopo tanti anni di puntualissima e gioiosa presenza, sicché le malelingue non hanno perso l’occasione per montare complotti orditi dal leader della Lega a danno dell’ottimo governatore Luca Zaia.
Noi crediamo che non sia giusto insinuare su di lui giudizi tanto severi. Anzi, bisognerebbe apprezzarlo per il senso di responsabilità che Salvini ha dimostrato di avere. Infatti, egli non è andato al Vinitaly, evitando così le degustazioni, perché avrà pensato: “Se dico e faccio le cose che sto dicendo e sto facendo da sobrio in quest’ultimo periodo – e penso agli inchini di fronte a Trump e ai dispetti a Tajani e alla Meloni – chi avrebbe potuto mai fermarmi a Verona in stato di ebbrezza?”.

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