Ato Rifiuti Avellino risponde all’AGCM: abbiamo scelto Irpiniambiente perché costa meno

Depositata all’Agenzia per la Concorrenza e il Mercato dall’ATO dei Rifiuti di Avellino la relazione che spiega con cifre certificate la sua scelta di affidare a Irpiniambiente la gestione del ciclo integrato. “La società pubblica della Provincia costa il 46% in meno di quanto i Comuni spendono nelle altre province”, si legge nel Rapporto da oggi a Roma

La scelta di confermare la società partecipata dalla Provincia di Avellino, la Irpiniambiente spa, quale gestore del ciclo integrato ambientale nell’ambito ottimale delle’ATO Rifiuti di Avellino non è ideologica o dettata dalla richiesta delle rappresentanze sindacali. Risponde in primo luogo ad una logica di convenienza economica per i Comuni e, quindi, per i cittadini utenti. Questa è la posizione espressa dall’ente d’ambito, che ha depositata a Roma presso l’Agenzia per la Concorrenza e il Mercato la relazione con cui l’ATO dei Rifiuti di Avellino motiva con cifre certificate le ragioni per cui affidare alla Irpiniambiente spa la gestione del ciclo integrato. “La società pubblica costa circa il 46% in meno rispetto a quanto i Comuni spendono in due altre province”, si legge nel Rapporto che da oggi è a Roma a disposizione dell’AGCM. Dalla verifica di mercato e confrontando i dati reali desunti dai Piano Economico Finanziario elaborati dagli enti interessati, “si rileva che per i servizi prestati dalla Irpiniambiente S.p.A. su una popolazione di 272.737 utenti – escludendo i cittadini di Avellino che ha una organizzazione autonoma – vengono sostenute spese pari ad euro 32.934.963,12 a fronte di un costo sostenuto per la gestione del servizio da parte di comuni con analoga popolazione di 60.297.690,88.
L’Ato dei Rifiuti sembra quindi convinto di poter ottenere un via libera dall’Authority che, benché non vincolante, semplificherebbe il passaggio della spa ai Comuni, finora defilati. Il responso è atteso nelle prossime settimane.

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