Lioni Grottaminarda, i sindaci chiedono un nuovo incontro in Regione. Imprese in crisi finanziaria
Le fasce tricolori intervengono per sbloccare il rallentamento dei lavori sui cantieri. Ai subappaltatori non sono stati liquidati gli stati di avanzamento e denunciano la mancanza di forniture di ferro e calcestruzzi. Sulla Galleria San Filippo invece mezzi fermi da mesi, chiesta la proroga della cassa integrazione per 20 operai di ulteriori 7 settimane in attesa di un pronunciamento della Regione
I subappaltatori, ovvero Castellano Costruzioni, Europea 92 e Conic 2 non hanno ancora incassato il pagamento sullo stato di avanzamento dei lavori. Alcuni di loro sostengono di essere in attesa dal giugno 2024. Una condizione che ha messo in ginocchio le imprese, già ampiamente esposte finanziariamente e che ad oggi non riescono a pagare i fornitori del materiale edile, ulteriori 3 attività che hanno interrotto le forniture. “Il rallentamento è dovuto alla mancanza di liquidità e fino a quando non saremo pagati nessuno riprenderà i lavori” spiegano i diretti interessati.
Qualcuno mugugna a denti stretti di avere paventato l’ipotesi di rescissione del contratto di subappalto, aprendo di fatto il rischio di dover indire nuovi bandi di gara e dilatare a dismisura i tempi di realizzazione dell’opera. Su questo lavorano i sindaci, impegnati in pressioni politiche per agevolare tutti i portatori di interesse. Intanto i mezzi sono fermi a Gesualdo, all’imbocco nord della galleria san filippo, dove lo scavo è stato interrotto a soli 480 metri per la importante friabilità del terreno.
Per procedere allo scavo di 1,3 km e raggiungere l’estremità di san Filippo sud a Lappierti, Condotte ha inviato alla Regione la perizia utile ad approvare una variante, che è ancora in fase di esame tecnico e non è stata validata. A tale proposito, la società è stata costretta a chiedere ulteriori 7 settimane di cassa integrazione, oltre alle 6 già pagate, per 20 operai, tra maestranze e impiegati.
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