IL CORSIVO – Giorgia Meloni e il Manifesto di Ventotene

Difficile dire se sia stata una provocazione pensata, elaborata e quindi coscientemente lanciata lì, ieri alla Camera, durante il suo intervento nel dibattito in vista del Consiglio europeo di oggi e domani, oppure si sia trattato di una clamorosa, irriguardosa, stizzosa scivolata sulla Storia. Fatto sta che la Premier è riuscita a provocare una vibrata e sacrosanta protesta delle opposizioni e in modo particolare del Pd.
Il fatto in estrema sintesi. Rispondendo agli interventi dei parlamentari, Giorgia Meloni ha letto i passaggi di ispirazione rivoluzionaria del Manifesto di Ventotene (scritto – si badi – nel 1941 da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, entrambi perseguitati dal regime fascista), e ha sprezzantemente chiosato nel modo seguente: “Non so se questa è la vostra Europa, ma certamente non è la mia”.
Cosa dire? Poteva risparmiarselo: ormai è chiaro a tutti che il modello ideale della sua Europa è quello agognato da Orban e da Salvini, ovvero la fotocopia approssimativa del modello americano dei Trump e dei Musk.

I commenti sono chiusi.