IL CORSIVO – SE SCHLEIN PEDALA IN SALITA

Il Parlamento europeo ha approvato ieri pomeriggio, con 419 voti a favore, una risoluzione non vincolante sul Libro Bianco della difesa che la Commissione presenterà il 19 marzo. Si tratta del “ReArm Europe”, scelta condivisa nel merito dalla stragrande maggioranza degli eurodeputati ma con un nome (ReArm) e un cognome Europe che hanno scatenato una valanga di ipocrite polemiche. Gli europarlamentari italiani hanno votato secondo le previsioni: spaccatura nella maggioranza con FdI e Forza Italia schierati per il Sì e Salvini – nessuna sorpresa – per il No: l’ennesimo omaggio all’amico Putin. Doppia spaccatura nel campo progressista: la prima tra Avs e M5S da una parte (voto contrario) e il Pd dall’altra (astenuti e favorevoli); la seconda, appunto, all’interno del Pd, con 10 parlamentari su 21 che si schierano di fatto conto l’indicazione astensionista della segretaria nazionale.
Il dato politicamente più rilevante è proprio quest’ultimo, soprattutto alla luce dell’esplicita richiesta di chiarimento interno al Pd sulla politica estera avanzata da settori di primissimo piano del partito. Presto per dire se lo scontro sia destinato a sfociare in un congresso straordinario, secondo le interpretazioni più ardite che pure si registrano. Tuttavia, appare altamente probabile che Elly Schlein, d’ora in poi, debba pedalare in salita. E sarà lì – pedalando, pedalando – che si vedrà quanto fiato ha.

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