“Il Paesaggio ha la priorità sui parchi eolici”, la sentenza del Consiglio di Stato ribalta lo strapotere delle multinazionali
Il pronunciamento della giustizia amministrativa destinata a fare giurisprudenza offre un riscatto all'Alta Irpinia nella morsa di oltre 700 torri del vento, centrali elettrochimiche e agrivoltaico. Esulta il comune di Conza della Campania che nell'ultimo mese si è opposto a due parchi e 15 torri che circonderebbero definitivamente il lago
Il massimo organo della giustizia amministrativa ha lanciato un chiaro messaggio ai decisori pubblici, che in Alta Irpinia non potranno più voltarsi dall’altra parte: le società sono obbligate a valutazioni sia sulla visibilità dell’impianto, sia sull’impatto che produce nell’ambiente circostante. Sul territorio questa è la risposta attesa da Conza e Sant’Andrea di Conza, determinate a fermare le autorizzazioni di 15 torri, e sventolano la sentenza sulla tutela del paesaggio dopo anni di lotte per tutelare l’area dell’invaso, l’oasi del Wwf e le rotte degli uccelli migratori, tra le altre risorse.
Il paesaggio recupera la sua autorevolezza anche sull’altopiano del Formicoso, dove svettano complessivamente circa 700 torri, e centinaia di progetti sono stati candidati e altri autorizzati. Senza contare le candidature di complessive sei centrali elettromagnetiche, di cui due già autorizzate, pronte a trasformare l’area in depositi e discariche elettromagnetiche, che non solo sottraggono terreni cerealicoli alla presunta sovranità alimentare dichiara dal Governo italiano, ma assegnano ai privati la responsabilità dello smaltimento degli impianti.
La gran parte dei contratti di fitto tra società e titolari dei terreni non chiarisce in capo a chi ricade la dismissione degli impianti. Da tempo Itv sottolinea che la tutela del paesaggio è l’argine per responsabilizzare i privati ma soprattutto gli amministratori, che alla luce degli esiti amministrativi incassati sul freno alle procedure, hanno il dovere di introdurre polizze a garanzia dello smaltimento e della bonifica dei terreni.
Come sottolineato dalla vice sindaca Masini, Conza ha prodotto anche osservazioni contro la realizzazione del parco Morra – Andretta, e su quello di Pescopagano per il passaggio del cavidotto. L’area, ricordiamo, incrocia l’elettrodotto Goleto- Castelnuovo di Conza, che rende appetibile l’istallazione di torri.
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