Le famiglie irpine risparmiano sulle scarpe, consumi in calo. Allarme di Confesercenti Avellino

Consumi in calo in questo primo trimestre del 2025 secondo Confesercenti Avellino, che analizza i dati Istat. Le famiglie rinunciano ad acquistare soprattutto scarpe e borse, ma anche prodotti della telefonia, dell’informatica e per viaggi. Pesa anche l’aumento della pressione fiscale, conclude il Rapporto dell’Associazione

Il primo trimestre del 2025 si apre con una ulteriore contrazione della spesa da parte delle famiglie irpine. Secondo l’Associazione Confesercenti di Avellino, che analizza i dati Istat, il sacchetto degli acquisti si è alleggerito soprattutto per quanto riguarda scarpe, borse, prodotti informatici e telefonia, articoli e accessori per i viaggi. Il calo dei consumi supera stabilmente il 3% in questi casi, ma la riduzione è generalizzata. Le famiglie rinunciano ad acquistare per molteplici fattori, spiega e analizza Confesercenti, ma all’inflazione e al caro bollette si aggiunge anche un altro fattore. Pesa, infatti, anche l’aumento della pressione fiscale registrata nel 2024, passata in quota di Pil dal 45,6 al 46,8% (+1,3 punti). Nel dettaglio, la quota delle imposte dirette sul Pil è passata dal 15,1% al 15,7%, mentre nello steso tempo per le imposte indirette l‘aumento è stato dal 13,7 al 14,1%. Per il Rapporto dell’Associazione “questi aumenti hanno interamente assorbito la manovra sul cuneo fiscale, che ha consentito di contenere allo 0,2% l’aumento dei contributi”. A farne le spese i consumatori, ma anche una filiera del commercio che sconta con la chiusura degli esercizi una congiuntura negativa ormai strutturale

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