IL CORSIVO – Caldoro e il Centrodestra: applausi e fischi

Ieri, come si vociferava da qualche giorno, il già ministro, già sottosegretario, già governatore della Campania, già socialista, già nuovo socialista, già Forzista berlusconiano, già moderato e riformista, da ultimissimo “simpatizzante” di Fratelli d’Italia, ossia Stefano Caldoro, si è dimesso dal Consiglio regionale della Campania nel quale guidava un gruppo di varia umanità politica.
La notizia, comunque, non è tanto questa quanto i contrastanti commenti – tra i “Santo subito” e i “Vai al diavolo” – espressi da esponenti dei vari partiti del centrodestra sulla decisione di Caldoro.
Una rapida rassegna. Zinzi (Deputato Lega, casertano): “Caldoro simbolo della migliore stagione istituzionale campana degli ultimi vent’anni”. Cirielli (vice ministro FdI, salernitano): “Caldoro protagonista della buona politica e del buongoverno”. Petitto (consigliere regionale Moderati e Riformisti, oggi FI, avellinese): “Caldoro rappresentante del buongoverno di centrodestra”. Rubano (deputato FI, beneventano): “Le dimissioni di Caldoro da consigliere regionale ci hanno ricordato che era consigliere regionale. Il centrodestra finalmente se ne libera dopo 15 anni. Si chiude la fase dei perdenti di successo”. Cascone (capogruppo FI in Consiglio regionale, napoletano): “Con le dimissioni di Caldoro si chiude il peggior periodo del centrodestra in Campania”.
Cosa dire? Più “unito” di così, in vista delle elezioni regionali, il centrodestra non poteva apparire.
P.S.: Ci era sfuggita una chicca. Nelle sue dichiarazioni di fine corsa, Caldoro non ha rinunciato a dire la sua sui papabili candidati alla presidenza della Regione Campania. Oltre ogni ragionevole dubbio, ha affermato che Cirielli “è il candidato del centrodestra più forte”.
Sarà stata solo una banale coincidenza, ma Cirielli (rileggete qualche rigo più su) di Caldoro ha detto: “È stato protagonista della buona politica e del buongoverno”.
Insomma, “Acquaiuò, l’acqua è fresca?”. “Manc’ ‘a neve!”.