L’archeologia dell’Irpinia trova casa nell’ex carcere borbonico di Avellino. Polo della Provincia

Il patrimonio archeologico dell’Irpinia avrà una casa ad Avellino, dove la Provincia si appresta ad allestire un padiglione dedicato presso l’ex Carcere Borbonico. La Regione Campania ha finanziato per 2,3 milioni il progetto che comporta un investimento di 3 milioni di euro. Al via anche il restyling del Palazzo della Cultura in via Roma

Dalla Regione Campania sono arrivati i fondi attesi per completare l’allestimento del nuovo Polo provinciale della cultura ad Avellino, che il Presidente Rizieri Buonopane ha avviato fin dall’inizio del suo mandato. È stato finanziato per 2,3 milioni il progetto che l’ente realizza con un investimento complessivo di 3 milioni. Consentirà di rendere accessibile un prezioso patrimonio di volumi, documenti, opere artistiche e documentali, reperti e testimonianze dell’intera storia umana in Irpinia, riorganizzato e ordinato fisicamente in un sistema di luoghi tra via Roma e via Dalmazia: : Palazzo della Cultura – Polo bibliotecario Carcere Borbonico – Museo Irpino. Cuore del progetto l’allestimento della Sezione archeologica del polo culturale provinciale presso l’ex Carcere Borbonico, avviato a diventare la cittadella dei saperi dell’intera Irpinia, grazie alla collaborazione con la Soprintendenza e con l’Archivio di Stato. Il programma, che attinge per oltre la metà ai Fondi di Coesione 2021-27, consentirà anche la rifunzionalizzazione del Palazzo della Cultura in via Roma dove, con lo spostamento della Sezione archeologica nel Carcere Borbonico, saranno implementati gli spazi museali e bibliotecari, in un ambiente che sarà reso più efficiente e confortevole grazie ai lavori di adeguamento impiantistico previsti. Con questo progetto ormai prossimo al cantiere, dunque, la Provincia di Avellino si appresta ad allestire un padiglione dedicato al patrimonio archeologico dell’Irpinia che finalmente, avrà una vera casa ad Avellino collegata alle attività di ricerca in corso presso tutti i siti attivi, da Aeclanum di Mirabella alla Civita di Atripalda, solo per citare i più noti.

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