Cairano nel podcast di Rai Play Sound “Vacanze romane” con la storia di Anna e Raffaele Ruberto

Il frammento di una registrazione radiofonica del 1957 catturata all'interno del programma "La grande famiglia" offre lo spunto per ricostruzione di una storia d'amore e di emigrazione. I protagonisti oggi emigrati a San Francisco si raccontano nel 2022 tra i vicoli del borgo altirpino

Il frammento di un messaggio radiofonico registrato nel 1957 di una giovane di Roma al suo fidanzato da poco emigrato a Pittsburg consente la ricostruzione di una storia d’amore e di emigrazione che ha origine in Irpinia a Cairano e oggi viene raccontata nel podcast Vacanze Romane trasmesso da Rai Play Sound.

Come in un film, Laura insegnante di lettere e figlia della coppia acquista da internet una copia de “La grande famiglia”, il programma radiofonico che andava in onda negli anni ’50 e qui ritrova la testimonianza di sua madre, Anna, recuperata dal nastro di registrazione del programma radiofonico di Giuliano Gerbi che registrava migliaia di voci per raccontare i piccoli paesi, l’emigrazione.

Nella primavera di quell’anno Anna, una giovane romana, invia un messaggio di augurio al suo Raffaele, che era partito da Cairano per frequentare il liceo nella capitale, ma che insieme alla sua famiglia era stato catturato dal sogno americano. Sarà proprio la coppia, rintracciata dai radiofonici Rai a raccontare dai vicoli di Cairano nel 2022 le vicende che li hanno condotti al matrimonio nel 1958, poi il trasferimento prima in Germania poi a Vinicia in California sulla baia di San Francisco.

Nelle voci ormai mature dei protagonisti, emerge il racconto della conoscenza per corrispondenza, il viaggio di nozze a Cairano e le prospettive del boom economico del dopoguerra in America. Anna rivela che nonostante gli anni trascorsi nel nuovo continente, non si sono mai sentiti veramente a casa. Il racconto radiofonico trasmesso oggi avviene a pochi giorni dalla scomparsa di Franco Dragone, tra le vie del piccolo borgo, che Anna e Raffaele hanno sempre definito affettuosamente un deserto dei tartari.

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