IL CORSIVO – Il terzo mandato e gli esorcismi del viceministro Cirielli

Wow! Mentre i più apprezzati politologi italiani, attraverso analisi sapienti e non pochi dubbi, riflettono sulla complessa situazione politica che si è creata in Campania, ovvero su quali potranno essere gli effetti elettorali del caso De Luca, il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli (FdI), salernitano ed aspirante candidato governatore, bontà sua ha già certezza, chiara e inappellabile, di quanto accadrà.
Lo ha detto in una intervista a “Il Mattino” raccolta da Adolfo Pappalardo per l’edizione diffusa ieri.
Il succo è nella risposta ad una delle dodici domande poste dal giornalista.
Dopo aver dichiarato la profonda convinzione che De Luca non si candiderà mai senza l’appoggio del Pd, Cirielli afferma: “Il suo ciclo politico è ormai finito. Da più di trent’anni è sulla breccia come sindaco, viceministro, parlamentare e governatore. Non lo apprezzo ma ha avuto una invidiabile carriera politica. Alla fine tornerà a fare il sindaco di Salerno, sta già preparando il terreno. Ma non prima di aver fatto un accordo con la Schlein”.
Cosa dire? Più che trasmettere l’idea del veggente impegnato con successo sulla sfera di cristallo, il viceministro alimenta la sensazione di uno che tenta di esorcizzare la paura di ritrovarsi De Luca candidato presidente alla Regione, magari proprio contro di lui (lui Cirielli), e contro un terzo competitor che il Pd non riesce ancora a trovare; e che, molto probabilmente, sarà costretto a cedere al M5S: così, giusto per coprire, con la proverbiale foglia di… “Fico”, la vergogna d’una operazione politica concepita senza testa e destinata a finire perfino senza coda.
Morale della favola: attenzione nell’arte degli esorcismi, ci si può trovare con il diavolo in corpo a propria insaputa.

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