Disco verde del Mase al parco eolico Guardia Andretta. “Le torri ricadono nelle aree naturali protette ma non in siti blindati”
Il progetto prevede l'installazione di 13 aerogeneratori per una potenza che sfiora i 100 megawatt. La società proponente, una Srl, ha ottenuto tutti i pareri favorevoli, e sottoscrive che il parco ricade in 7 aree naturalistiche protette, ma gli impianti non impattano con beni culturali tutelati da altro impianto normativo
Il Ministero informa il Comune di avere acquisito le autorizzazioni paesaggistiche, culturale, antisismica e idrogeologica. Persino la Comunità Montana alta Irpinia ha dato parere favorevole. Insomma l’istanza è procedibile: il parco si farà. Nonostante l’area individuata sia ben al di fuori del perimetro del piano energetico individuato dal comune.
La stessa società proponente, una Srl, indica alla commissione di valutazione del Piano energetico nazionale e Pnrr che il progetto del parco progetto ricade nelle 7 aree naturali protette come definite dalla L. 394/1991 o nei siti della Rete Natura 2000, ma non lambisce in alcun modo aree sottoposte a specifici vincoli ostativi. Insomma i siti della rete natura 2000 non hanno poi così valore.
Lo stesso documento cita espressamente il Bosco di Zampaglione di Calitri, il Lago di Conza della Campania, l’alta Alta Valle del Fiume Ofanto, i Boschi di Guardia dei Lombardi e Andretta, il Querceto dell’Incoronata, i Boschi e sorgenti della Baronia, e il Lago di S.Pietro. E’ la stessa società che fa presente alla commissione di avere individuato l’area nel pieno rispetto delle superfici e delle aree idonee per l’installazione di impianti a fonte rinnovabile.
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