La Regione Campania dà i fondi all’Alto Calore per l’emergenza idrica: 48 ore per i progetti
Il Vice Presidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, ha riunito le rappresentanze di EIC e Alto Calore per finanziare le prime misure contro la crisi idrica in Irpinia. Entro giovedì da Avellino dovrà essere trasmesso un piano con l’elenco dei lavori da fare per ripristinare la normalità
La Regione Campania è intervenuta con decisione in soccorso dell’Alto Calore Servizi spa, chiamato a liberare centinaia di migliaia di utenti dalla più grave crisi idrica nella storia dell’Irpinia. Il Vice Presidente Fulvio Bonavitacola ha chiamato ieri alla sua responsabilità il gestore del ciclo idrico integrato, rendendo disponibili le risorse finanziarie necessarie a restituire efficienza ad un acquedotto in gran parte reso fatiscente dal trascorrere del tempo, ma soprattutto dalla mancanza di adeguati interventi manutentivi, che solo in parte sono stati garantiti nei decenni. Bonavitacola è pronto a finanziare un piano di interventi mirato, che l’Alto Calore dovrà consegnare entro 48 ore da oggi, per ripristinare la piena e immediata efficienza del servizio idrico ai cittadini e alle imprese. Il Governo regionale offre l’opportunità all’azienda guidata da Antonio Lenzi e ai Comuni soci di colmare i gravi ritardi accumulati sul territorio nell’ultimo quarto di secolo, cioè dall’ultimo significativo programma di riqualificazione, che con oltre 140 miliardi delle vecchie lire fu realizzato dal Consorzio Interprovinciale guidato allora dal Presidente Enzo De Luca. Nulla si è infatti mosso con l’avvento delle due società che hanno sostituito l’ente idrico irpino sannita – Alto Calore Servizi e Alto Calore Patrimonio. I dubbi di assetto industriale prima, la sofferenza economica poi, fino alla procedura fallimentare, hanno impedito – per legge – a Regione e Ministero di finanziare progetti per arginare le pesanti perdite delle reti. Ogni secondo, ben 6 litri d’acqua prelevata alla fonte su 10 finiscono dispersi all’interno dell’acquedotto irpino, mentre nelle case e nelle aziende i rubinetti restano a secco per molte ore quando non addirittura per giorni. Per questo nel piano dovrà essere ricompreso un sistema di controllo digitale della portata idrica, in modo da sapere in tempo reale dove riparare falle o avarie. A poche settimane dal salvataggio dell’Alto Calore decretato dal Tribunale di Avellino anche grazie all’aiuto fornito dalla Regione Campania, il Vicepresidente Fulvio Bonavitacola dà all’azienda idrica e al suo management l’ultima chance.
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