IL CORSIVO – Il fisco e il… fiasco della guerra all’evasione

È notizia di fonte ufficiale: agli inizi del 2025 l’Agenzia delle Entrate invierà tre milioni di lettere destinate ad altrettanti contribuenti. Sono comunicazioni attraverso le quali il Fisco “segnala alle persone fisiche le omissioni o le infedeltà riscontrate confrontando i dati dichiarati con quelli disponibili nelle proprie banche dati”.
In buona sostanza si tratta del cosiddetto “ravvedimento operoso”. Il contribuente distratto (o in malafede) ha l’opportunità di rimediare con una dichiarazione integrativa con cui si corregge l’errore e si pagano la maggiore imposta dovuta e gli eventuali interessi maturati”.
La statistica dell’Agenzia informa che, con questo meccanismo, nel 2023 sono stati recuperati oltre 4 miliardi di euro.
Metodo che funziona non si cambia, perciò ben venga il bis delle “lettere di compliance”.
Chiaramente si sta parlando d’una battaglia marginale rispetto a quanto serve per vincere la guerra contro l’evasione fiscale, il cui livello annuo ammonta in Italia a circa 84 miliardi.
Sicché la domanda al Fisco, con la speranza che la risposta non si risolva nell’ennesimo… fiasco, è: non sarebbe ora di colpire in misura adeguata i contribuenti con auto di lusso, ville costosissime, tenori di vita da nababbi ma ufficiosamente ospiti – per così dire – delle mense dei poveri?

I commenti sono chiusi.