IL CORSIVO – La lezione americana che la Sinistra italiana non impara
Una semplice, elegante e persuasiva lezione di politica elementare e di buon senso è stata offerta dall’editorialista del Corriere della Sera, Antonio Polito, nella sua video-rubrica on line “Palomar” di ieri.
Abbiamo trascritto per voi il testo integrale. Eccolo. A seguire la nostra chiosa.
“È un vero peccato che i leader più stagionati del Pd – i D’Alema, i Franceschini, i Bersani, i Rutelli – non abbiano avuto modo di raccontare ai capi del Partito Democratico Americano perchè persero così tante elezioni contro Berlusconi. Avrebbero potuto infatti spiegare loro che le due armi – quella dell’allarme fascismo e quella dell’uso politico delle inchieste giudiziarie – non funzionano. L’allarme fascismo è un’arma spuntata, specialmente nel corso di una competizione democratica elettorale, perché è difficile spiegare a un elettore perché mai lo stesso esercizio del diritto di voto per un candidato porta alla democrazia, mentre invece votando per un altro candidato porta alla fine della democrazia. Allo stesso modo è difficile spiegare perché mai un giornale che si schiera per un candidato è un fatto democratico, mentre se quello stesso giornale, come ha fatto il Washington Post, per una volta ha deciso di non schierarsi è un fatto poco democratico. Anche il tentativo di far fuori per via giudiziaria l’avversario politico è contraddittorio con gli stessi principi democratici: dà l’impressione a molti elettori che si trucchino le carte del gioco democratico sollecitando le inchieste giudiziarie o usandole per propaganda. Speriamo ora che la sinistra italiana impari a sua volta dalla lezione americana: usare contro Giorgia Meloni le stesse due armi usate contro Trump negli States sarebbe perdente. Per battere la destra ci sono molti altri possibili argomenti, però bisogna saperli trovare”.
Cosa dire? L’analisi di Antonio Politi è ineccepibile. Tuttavia, la speranza ch’egli ripone nella sinistra italiana sembra destinata a restare vana. Non solo e non tanto perché gli ex leader “più stagionati” del Pd sono stati cattivi e distratti maestri dei loro improvvisati successori: quant’anche e soprattutto perché gli attuali oligarchi del Nazareno non appaiono sufficientemente vocati a cercare “gli argomenti possibili per battere la destra”: figurarsi a trovarli!
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