Una task force medica ad Avellino e in Irpinia per curare il gioco d’azzardo patologico

Il gioco d’azzardo patologico colpisce circa 400 irpini, con ricadute devastanti sul tessuto sociale, tra famiglie ridotte sul lastrico e aziende che chiudono. Ad Avellino viene attivata una task force medica per curare quello che viene considerato un grave disturbo psicologico

Rappresenta una piaga sociale perché mina la stabilità delle famiglie, delle aziende e lo stesso andamento economico e produttivo di un territorio, ma soprattutto va considerata una vera e propria malattia da curare. Il gioco d’azzardo patologico avanza nella società moderna, alterando il’equilibrio psicologico dell’individuo che soffre di quello che è a tutti gli effetti scientifici un disturbo misurabile. Il gioco d’azzardo patologico colpisce in Irpinia circa 400 persone, secondo le stime, replicando in proporzione la dimensione del problema a livello generale. Si calcolano 3.300 casi di dipendenza dal gioco d’azzardo in Campania e oltre 15mila in Italia. Sono numeri già inquietanti, ma drammaticamente lontani dalla realtà di un fenomeno che continua a crescere. Per questa ragione, l’autorità sanitaria della Campania, in accordo con il Ministero della Salute punta attraverso a fornire servizi qualificati a livello locale per aiutare le persone affette dalla patologia a guarire e a recuperare il proprio posto nella comunità, ma anche il tessuto sociale a rigenerarsi dagli effetti che il gioco d’azzardo patologico crea. Ad Avellino viene attivata una task force medica per curare quello che viene considerato un grave disturbo psicologico. L’Asl ha avviato la selezione di un team composto da 19 unità, espressione di diverse competenze specifiche con l’obiettivo di affrontare il problema e offrire soluzioni mediche e socio sanitarie adeguate.

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