Comuni irpini nella morsa dell’emergenza idrica e Caposele senza contatori con 90 litri al secondo gratuiti

Prosegue la crisi di approvvigionamento idrico con interruzioni notturne e diurne, soprattutto in Alta Irpinia. Nello stesso comprensorio, nel comune delle sorgenti l'esecutivo di palazzo di città annuncia una battaglia etica contro lo spreco per la riduzione dei consumi

Mentre i comuni irpini sono in preda ad una delle più pesanti crisi idriche degli ultime decenni, con reti colabrodo e continue interruzioni diurne e notturne, Caposele è alle prese con una campagna etica contro lo spreco. Le abitazioni non sono dotate di contatori dell’acqua, in quanto il servizio è diretto dalla sorgente al serbatoio generale di acquedotto pugliese che si trova nel comune di Teora.

La bocca del monte Paflagone da cui sgorga l’acqua che alimenta Puglia, Campania e Basilicata ubicata nel comune altirpino consente ai suoi 3 mila 231 abitanti di godere del diritto d’uso riconosciuto con convenzione che assegna a Caposele a ai caposelesi una quota di 500 litri al secondo. Una parte di questa quota, davvero eccessiva per l’esclusivo fabbisogno della popolazione, è stata ceduta all’Acquedotto Pugliese con accordo privato stipulato dal Comune, mentre i cittadini hanno la possibilità di utilizzare una media di 90 litri al secondo, a titolo esclusivo e gratuito.

Una condizione che stride nel contesto irpino e che lo stesso esecutivo Melillo si prepara a mitigare. Il sindaco infatti, in occasione del family water day promosso dalla società pugliese in piazzetta delle sorgenti a Caposele, aveva dichiarato la necessità di aprire una. Campagna di sensibilizzazione contro lo spreco dell’acqua. La richiesta del rubinetto al fontanino avanzata da Bari introduceva un messaggio che in queste settimane è stato al centro del confronto del G7 per l’agricoltura in Sicilia, ma che è stato più volte ripreso da Papa Francesco.

“Dopo una battaglia politica per il riconoscimento dei diritti di caposele, abbiamo l’obbligo di sensibilizzare la popolazione ad un uso corretto e alla riduzione dei consumi” conferma Melillo. La questione è particolarmente ostica in paese. Gli abitanti escludono la possibilità di introdurre misuratori, e sono trincerati dietro un religioso no comment.

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