Conza della Campania, l’esecutivo Cantarella requisisce i lotti dell’area Pip assegnati 30 anni fa

Il primo cittadino sfida anche il Tar. Apre una convocazione di tutti i titolari dei lotti che erano stati messi a bando ad un prezzo vantaggioso, e con il vincolo di realizzare imprese e attività entro un anno. "Chi non ha rispettato il bando deve restituire il lotto: abbiamo bisogno di costruire economie utili per il territorio"

Dopo 30 anni di abbandono, il comune di conza della campania requisisce i suoli dell’area pip che erano stati alienati e ceduti a privati. L’esecutivo Cantarella annuncia il pugno di ferro: coloro che non hanno realizzato gli investimenti previsti per legge sui lotti dell’area pip sono tenuti a restituire i suoli. Cantarella sfida addirittura il Tar per rilanciare l’area Pip conzana, oggi abbandonata e deserta.

Dopo una verifica approfondita della documentazione inerente gli investimenti produttivi e commerciali sull’area, il sindaco altirpino convoca i titolari dei suoli. “Chi non ha utilizzato i lotti per fare impresa e realizzare investimenti entro un anno dall’acquisizione come previsto dalle normative dell’epoca, è tenuto a restituire i terreni. I lotti erano stati venduti ad un prezzo favorevole per incentivare ilrilancio delle economie, ma oggi constatiamo che non c’è stato nessun investimento. Sono stati consultati legali e abbiamo fatto valere il vincolo a cui era subordinata l’alienazione” ha spiegato il primo cittadino.

L’area Pip conzana vanta diversi lotti, che il comune intende rimettere a bando per costruire una vera opportunità per gli imprenditori locali e per quanti vorranno investire a conza. Dopo la convocazione in comune di tutti i titolari, alcuni di loro si sono addirittura rivolti al Tar per impugnare la revoca del Comune. Ma il tribunale amministrativo ha dato ragione al comune. I lotti sono rientrati nel patrimonio comunale e siamo pronti a ragionare su come rilanciare l’economia locale e dell’intero territorio conclude il sindaco.

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