Presunta violenza sessuale pluriaggravata, in manette un 76enne. Vittima una bambina di 10 anni
L'uomo , recidivo, si trova agli arresti domiciliari. I fatti sono avvenuti in un comune del comprensorio. Ad emettere il mandato la Procura della Repubblica di Benevento . Indaga la polizia di Ariano
A finire in manette un 76 enne residente in un comune del comprensorio dell’arianese Valle Ufita. Deve rispondere dell’accusa di violenza sessuale pluriaggravata ai danni di una bambina di 10 anni. Le indagini sono state condotte dagli agenti del commissariato di Ariano irpino coordinati dal nuovo vice questore Giulio Masini. A fine agosto i primi sospetti derivati da alcuni post pubblicati sui social dal nonno della bambina che conosceva l’uomo . Gli agenti del commissariato dopo aver ricevuto segnalazioni hanno convocato in il nonno della vittima che ha confermato i contenuti dei post pubblicati sui social ed ha consegnato agli inquirenti il racconto della nipote. Da qui sono scattate le indagini d’ufficio ,la famiglia della bimba non ha sporto denuncia. La minore è stata ascoltata alla presenza di una psicologa ed ha confermato quanto raccontato al nonno ma anche ad altre persone, una amica, la madre e la nuova compagna del padre che, convocate in commissariato, hanno confermato i fatti e consentito così di collocare nel tempo il fatto denunciato. Il 76 enne indiziato, un conoscente che frequentava la famiglia della piccola ,vedovo e reduce da 10 anni di carcere per medesimi reati, avrebbe, secondo le accuse, costretto la bambina ad un toccamento intimo . Gli agenti del commissariato hanno acquisito screenshots, post su fb ,foto, video e percorsi Google maps ed effettuato accertamenti sugli intestatari delle utenze coinvolte che hanno comprovato le dichiarazioni rese. L’uomo si trova ora agli arresti domiciliari con il divieto di incontrare persone minorenni anche nell’ambito dei rapporti di parentela. Il provvedimento è stato disposto dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Benevento in sede di indagini preliminari pertanto la persona indiziata resterà presunta innocente fino a sentenza definitiva.
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