A Lioni la mostra fotografica di Emergency sull’ospedale in Uganda. Gioino: il G7 apra corridoi umanitari
Il primo cittadino spalanca le porte dell'aula consiliare alla vigilia dell'importante appuntamento dei Ministri dell'Interno, in cui tra gli altri temi, sarà affrontata anche la questione migranti
Sarà visitabile da domenica 29 settembre fino al 6 ottobre, presso la sala consiliare del Comune di Lioni, la mostra fotografica “Scandalosamente bello” di Marcello Bonfanti, a cura di Paola Fortuna e promossa da Emergency.
Immagini e materiali d’archivio racconteranno il processo di costruzione del Centro di chirurgia pediatrica a Entebbe in Uganda, fortemente voluto dal fondatore dell’organizzazione umanitaria, Gino Strada: dalla progettazione all’edificazione, fino alle attività portate avanti all’interno della struttura, ripercorrendo le testimonianze di chi vi ha lavorato sin dagli albori, con l’intento di far conoscere le storie di chi lo vive tutti i giorni, dal personale medico ai piccoli pazienti curati.
Si potrà entrare anche virtualmente all’interno dell’ospedale, grazie alla presenza del visore a 360° per immergersi in tutte le fasi di ideazione e costruzione del progetto, realizzato pro bono dallo studio Renzo Piano Building Workshop, in collaborazione con TAMassociati e la Building division di Emergency.
La mostra gode del patrocinio del Comune di Lioni e la collaborazione del gruppo Emergency Avellino-Benevento, e si inserisce in continuità con la raccolta fondi realizzata in occasione del concerto di James Senese a Lioni, lo scorso 18 agosto.
“E’ importante, in un mondo caratterizzato da crescenti egoismi, sottolineare e mostrare l’impegno di Emergency per garantire il diritto alle cure alle vittime di guerra e povertà. La mostra cade in giornate nelle quali l’attenzione di tutto il mondo sarà rivolta all’Irpinia in occasione del G7 dei ministri dell’Interno a Mirabella Eclano – dichiara il sindaco di Lioni Yuri Gioino. Ritengo che mai come oggi ci sia grande bisogno di una riflessione concreta, da parte dei Governi, sulla costruzione di corridoi umanitari sicuri per le vittime dei conflitti, a partire dall’area del Mediterraneo”.
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