IL CORSIVO – Commissione Ue: quella delega al benessere degli animali
Presi come siamo stati un po’ tutti dalla nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione Ue, per di più con due deleghe che valgono la gestione di circa mille miliardi di euro, ossia un potere politico immenso, ci eravamo persi la gran bella novità introdotta della von der Leyen: la nascita della delega al benessere degli animali.
Riconosciamolo, si è trattato di un gesto istituzionale di grande sensibilità. E probabilmente nessuno se l’aspettava dalla discendente d’una casata tedesca di rango principesco, ovvero una Nobildonna più vocata alla visione aristocratica dei rapporti e comportamenti sociali che all’umana, umile cura degli animali.
Tuttavia c’è una evidente stranezza nella formalizzazione esecutiva della novità introdotta dalla presidente von der Leyen: la delega al benessere degli animali è stata affidata all’ungherese Oliver Varhelyi, un fedelissimo di Orban che secondo i beninformati è tutt’altro che un animalista.
Da qui la battuta, decisamente cattiva, che già circola negli ambienti Ue: “È come se fosse stato affidato a Dracula un reparto ospedaliero di Ematologia”.
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