Irpiniambiente si sdoppia ad Avellino: la Provincia tiene la global service, ai Comuni i Rifiuti

Il presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane, ha approvato ieri il bilancio consolidato dando l’ultimo via libera allo sdoppiamento della partecipata Irpiniambiente spa. Via il ramo d’azienda principale dei Rifiuti, l’Amministrazione di Palazzo Caracciolo mantiene l’asset della manutenzione con la global service

La società Irpiniambiente si sdoppia ad Avellino a partire dal gennaio 2025. Il presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane, ha approvato ieri il bilancio consolidato, dando l’ultimo via libera alla ristrutturazione societaria della sua partecipata, che vede in uscita uno dei suoi due rami aziendali. Via il settore originario, il core business dei Rifiuti, l’Amministrazione di Palazzo Caracciolo manterrà l’asset della manutenzione ambientale del patrimonio pubblico naturale, edilizio, tecnologico e infrastrutturale con la global service. Si tratta di un primo blocco di servizi, che la nuova Irpiniambiente dovrà gestire, mentre già si pensa ad ulteriori opzioni. Nel frattempo, però, urge chiudere la partita dell’affidamento del ciclo integrato dei rifiuti. La Provincia di Avellino ha ratificato i conti aziendali ed è pronta per il trasferimento delle 2500 azioni a 113 dei 114 Comuni rientranti nell’ambito ottimale di Avellino, escludendo il capoluogo che ha costituito una società propria. Il cronoprogramma stabilisce che entro metà ottobre debba concludersi la transizione dalla Provincia, prima che nei due mesi successivi il nuovo socio pubblico composto dai Comuni organizzi il nuovo soggetto operativo per la gestione del ciclo integrato. Il percorso non è certo concluso, però. I tempi restano lunghi, il commissariamento dell’ente d’ambito da parte della Regione Campania continua a incombere, mentre alcuni sindaci sono pronti a organizzarsi da soli, forzando il dettato normativo. Spetta all’ente d’ambito accelerare e dare forma al nuovo ordine operativo, prima che esploda un nuovo scontro politico e istituzionale, dopo due anni di tentativi infruttuosi di risolvere la questione.

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