IIA a trazione cinese con un polo elettrico a Flumeri. Il Mimit non smentisce

Una Industria Italiana Autobus a trazione cinese a Flumeri, dove il colosso di Pechino realizzerebbe un polo dell’elettrico. Le voci inesistenti che circolano in queste ore non sono state smentite dal Ministero, che il 2 settembre ha convocato l’azionista SERI per l’annuncio ufficiale del piano industriale

Circolano voci inesistenti in queste ore circa un possibile interessamento di una importante azienda cinese per la Industria Italiana Autobus, da poche settimane privatizzata al 98% con la vendita al Gruppo SERI di Caserta. Come è noto da tempo, il colosso cinese Dongfeng Motor, costruttore a totale partecipazione statale, già presente in Europa con una piccola quota azionaria anche nella franco italiana Stellantis, sta valutando dio investire in Italia, dove vorrebbe creare un polo dell’automotive per realizzare veicoli interamente elettrici. Tra i diversi stabilimenti presi in esame, da Termini Imerese a Grugliasco fino a Cassino, in questi giorni prenderebbe corpo la soluzione di Flumeri. A differenza degli altri siti, infatti, in Valle Ufita il colosso di Pechino troverebbe lo spazio sufficiente per allestire un polo dell’elettrico oltre le superfici già utilizzate dalla fabbrica ex Iveco. Si tratta per ora di voci, certo, ma finora non smentite dal Ministero, che il 2 settembre ha convocato l’azionista SERI e il suo presidente Vittorio Civitillo per l’annuncio ufficiale del piano industriale che la nuova IIA intende realizzare a partire dal 16 settembre. Quella potrebbe essere l’occasione per parlare della partnership tecnologica estera che secondo gli accordi Civitillo dovrebbe individuare per avviare la costruzione di una nuova linea di pullman full electric. Se sarà Dongfeng il partner e se l’ex Menarinibus sarà riconvertita a centro di ricerca per i cinesi lo si saprà al Mimit fra tre settimane.

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