Dall’Asl di Avellino un micro pacemaker che pesa solo 2 grammi senza fili e incisioni
Dopo averlo già sperimentato con successo nell’ospedale Frangipane di Ariano Irpino, l’Asl di Avellino mette a disposizione del territorio anche in sinergia con le altre aziende ospedaliere il nuovo rivoluzionario pacemaker miniaturizzato: 2 grammi di peso, 2 centimetri di diametro, che non richiede incisioni toraciche per il suo impianto
Dopo averlo già sperimentato con successo nell’ospedale Frangipane di Ariano Irpino, l’Asl di Avellino propone al territorio anche con le altre aziende ospedaliere della Campania un pacemaker di nuova generazione. Miniaturizzato, pesa soltanto 2 grammi per 2 centimetri di diametro. L’impianto non richiede incisioni toraciche. “Poco più grande di una pillola, un decimo della grandezza di un pacemaker convenzionale, il sistema di stimolazione intracardiaco transcatetere Micra Transcatheter Pacing System (Tps) di Medtronic – spiega il dott. Gianvito Manganelli, cardiologo interventista che ha eseguito l’intervento – È una vera e propria cardiocapsula, che viene impiantata direttamente nella cavità cardiaca, attraverso la vena femorale e si ancora al cuore mediante piccoli ganci atraumatici appositamente progettati, regolarizzando il battito cardiaco attraverso l’emissione di impulsi elettrici”. A differenza delle attuali procedure d’impianto, quella del Micra Tps non necessita di alcun filo o catetere e non richiede incisioni nel torace, né la creazione di una tasca sottocutanea, eliminando, così, il rischio di potenziali complicanze legate alla procedura tradizionale” e fornendo una soluzione sicura ed efficace per i pazienti. All’Ospedale “Sant’Ottone Frangipane” di Ariano Irpino è stato impiantato nei giorni scorsi presso l’UOC di Cardiologia interventistica, diretta dal Dott. Vittorio Ambrosini. Soddisfazione è stata espressa dal Direttore Generale dell’ASL, Mario Nicola Vittorio Ferrante, che a soli due mesi dall’inaugurazione, vede la Chirurgia Interventistica dell’Asl di Avellino già “un punto di riferimento per l’intero territorio per la qualità e la tempestività degli interventi e per i risultati raggiunti”. PerFerrante si tratta di “un risultato frutto non solo di un grande sforzo economico per l’acquisto di una tecnologia così avanzata ma anche di una profonda pianificazione strategica”. Per questo, spiega il Direttore Generale Ferrante “lavoriamo affinché ci sia una piena condivisione e sinergia con le altre aziende ospedaliere sul territorio per cercare di creare dei protocolli di cura innovativi che, attraverso un’interazione efficace tra paziente, operatore sanitario e tecnologia, mettano il cittadino e i suoi bisogni al centro del percorso di cura”.
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