IL CORSIVO – Come tra il dire e il fare, tra Renzi e Schlein c’è di mezzo il mare Conte

Intervista del Fatto Quotidiano al leader del M5S, Giuseppe Conte. Il quale, tra l’altro, giura di non voler pensionare Grillo (ma nessuno gli crede) con l’iniziativa della Costituente del Movimento programmata per la seconda metà di ottobre.
Abbiamo selezionato per voi due domande, e naturalmente due risposte, che si riferiscono all’attualità, più precisamente a Matteo Renzi.
Le domande. 1) Elly Schlein è pronta a riaccogliere Matteo Renzi nel centrosinistra. Le ha chiesto perché? 2) Perchè tanto Pd ha nostalgia di di Renzi? Solo perché ne è stato segretario?
Le risposte. 1) No. Però credo che per battere Giorgia Meloni, che è il nostro obiettivo, sarà importante recuperare nell’astensionismo. Per riuscirci occorre un progetto chiaro e credibile e con compagni di strada affidabili, e con al centro l’etica pubblica. Direi che in questo modo non si parte con il piede giusto. 2) Non mi spingo a comprendere le logiche altrui. Posso dire che per noi l’etica pubblica non è negoziabile, e se stiamo alla razionalità politica bisogna sempre valutare l’utilità di chi porta pochi voti ma ne toglie molti di più”.
Cosa dire? Il ragionamento di Conte fila a perfezione, ed è coerente con i principi “sani” dei 5 Stelle: quello dell’etica pubblica “non negoziabile” è la madre di tutte le battaglie del Movimento, il carattere distintivo non ancora sfiorato dall’usura del tempo e delle ubriacature del potere. Sicché il leader (si può ancora dire “grillino”? Forse no!) manda due messaggi molto chiari, uno a Renzi, l’altro a Schlein.
A lui ripete senza fronzoli questo concetto: caro Matteo, la tua etica pubblica non è compatibile con la mia; fattene una ragione e non rompere. A lei rassegna un invito altrettanto chiaro con un preambolo irrinunciabile: cara Elly, nel campo largo o ci sta Matteo o ci sto io; fai le tue scelte qui e subito, tenendo conto che lui vale tutt’al più un 2 per cento, io il 14 se va male.
Conte non lo manda ancora a dire, ma di sicuro pensa anche altro. Per Schlein il pensiero aggiuntivo è il seguente. Cara Elly, dimenticavo il meglio: è soltanto nella tua testa che la candidata dell’eventuale coalizione progressista sarai tu. Serve riflettere, Elly. Riflettere.
Capito come stanno le cose? Non è zuppa? Può darsi. Ma di certo è pan bagnato.

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