Emergenza idrica, ok di Grottaminarda alla delibera del Comitato. Rubinetti a secco senza avviso
Sempre più critica l'emergenza idrica in provincia. Nonostante le rassicurazioni del Presidente dell'Alto Calore le sospensioni continuano e senza preavviso. I comuni fanno squadra per coinvolgere Governo e Regione
E’ una corsa contro il tempo ma la sinergia tra comunità, amministrazioni, Alto Calore potrebbe questa volta portare a risultati seri e definitivi anche se non immediati . L’emergenza idrica non dà tregua all’Irpinia, l’amministratore unico, Antonello Lenzi, è sceso in campo al fianco delle comunità. L’aumento della portata idrica e le riparazioni dei guasti sulla rete colabrodo, hanno finora alleggerito di poco il peso di un’emergenza che sta esasperando famiglie ed attività commerciali. Non si contano i guasti sulla rete che causano una dispersione di acqua pari al 70%. Grottaminarda ha approvato, in consiglio, con l’astensione di parte delle minoranze, la delibera proposta a tutti i comuni dal comitato Uniamoci Per l’Acqua che sta anche raccogliendo le firme per portare la questione sul tavolo della Presidenza del consiglio dei Ministri. E’ alla Regione che bisogna rivolgersi non al Governo, ha puntualizzato il consigliere di opposizione Vincenzo Barrasso. E dalla Regione ci sarebbero novità: 400 milioni di euro disponibili per il rifacimento della rete che l’Alto Calore potrà utilizzare dopo l’approvazione del concordato e la progettazione. L’attenzione sull’emergenza idrica resta alta. Le comunità non si accontentano più di riparazioni approssimative e provvisorie, la rete idrica irpina risale a più di 60 anni fa necessario intervenire con opere strutturali per evitare i rubinetti a secco ogni estate. Il Comitato va avanti con la petizione, domenica sarà la volta di Villanova del Battista.
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