Emergenza casa ad Avellino, Sunia e Cgil: 200 famiglie attendono da due anni invano
Con una nota congiunta la Cgil e il Sunia lanciano l’allarme sull’emergenza abitativa nella città capoluogo, dove negli ultimi due anni sono stati assegnati solo 12 alloggi a fronte di 406 richieste, mentre 200 famiglie inserite nella graduatoria sono costrette ad una vana attesa
C’è una emergenza abitativa nella città di Avellino, aggravata dalla scarsa propensione alla consegna degli alloggi di edilizia pubblica e popolare. L’allarme è lanciato attraverso una nota congiunta dalla Cgil e dal Sunia, che analizzano le cifre del disagio sociale. Nel capoluogo negli ultimi due anni sono stati consegnati soltanto 12 alloggi popolari a fronte di 406 richieste presentate in risposta al bando pubblico regionale, mentre 200 famiglie inserite nella graduatoria perché in possesso dei requisiti stabiliti dalla legge sono costrette ad una vana attesa. Nonostante Avellino disponga di 3mila appartamenti di proprietà pubblica, gestiti dal Comune e dalla agenzia AcEr, nel Capoluogo irpino la graduatoria è di fatto ferma, sostengono Cgil e Sunia, con gravi riflessi sulla tenuta sociale della città. “L’incremento in questi anni dei costi per i servizi e per le utenze, ma anche degli affitti, portano l’incidenza del costo abitativo dal 35% del reddito medio di una famiglia al 45% in alcune zone centro città”, scrivono nella nota, chiedendo a Comune di Avellino e all’ACER di attivarsi ognuno per la propria responsabilità.
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