IL CORSIVO – Le parole chiare di Giorgia tolgono ogni alibi alla sinistra “antifascista”
Una lunga lettera di Giorgia Meloni ai dirigenti di FdI dopo l’inchiesta di Fanpage su una certa, ancorché marginale, “gioventù” del suo partito. Eccone uno stralcio esaustivo reso ieri dall’Ansa:
“L’ho detto e ripetuto decine di volte, ma casomai ce ne fosse bisogno lo ripeto: non c’è spazio, in Fratelli d’Italia, per posizioni razziste o antisemite, come non c’è spazio per i nostalgici dei totalitarismi del ’900, o per qualsiasi manifestazione di stupido folklore.
I partiti di destra dai quali molti di noi provengono hanno fatto i conti con il passato e con il ventennio fascista già diversi decenni fa e a maggior ragione questo vale per un movimento politico giovane come il nostro, che fin dalla sua fondazione ha peraltro fatto la scelta di aprirsi a culture politiche compatibili con la nostra, accogliendo persone che arrivavano anche da percorsi politici diversi da quello della destra storica”.
Cosa dire? Invero c’è poco da aggiungere. La Premier e leader di FdI è stata abbondantemente chiara, stavolta diremmo inequivocabile. Certo, ci sarebbe un ultimo atto da consumare, anche se con ogni probabilità è già in itinere: la cacciata formale e per sempre di nostalgici, razzisti, antisemiti e quant’altri, in qualsiasi atteggiamento o parola, mettano anche soltanto allegoricamente in discussione i valori fondanti della democrazia. Epperó è anche ora che da parte della sinistra si smetta di fare quotidianamente l’esame del Dna politico a chi di sinistra non è, non vuole esserlo e non crede affatto che la sinistra abbia in sé la Verità Rivelata.
Se non si fa questo sforzo, che non è di natura ideologica ma semplicemente di buon senso, vorrà dire che la continua evocazione del fascismo altro non è che una dichiarazione d’impotenza del proprio pensiero politico.
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