Dopo la sconfitta ad Avellino nella direzione il PD irpino decide il suo futuro
Dopo la sconfitta di Avellino al ballottaggio, nel Partito Democratico irpino si apre il confronto interno sulla riorganizzazione partendo dai candidati delle liste, prima della direzione provinciale convocata per il 9 luglio in via Tagliamento
Dopo la sconfitta patita al Comune di Avellino nel ballottaggio di dieci giorni fa dal candidato sindaco Antonio Gengaro, la direzione del PD irpino analizza l’esito del voto e discute le prospettive future di un partito atteso a avrebbe da prove importanti. Idealmente il dibattito del 9 luglio servirà a chiudere la lunga campagna elettorale per la città capoluogo, per aprire la rincorsa al voto regionale che nel 2026 deciderà le sorti del governo in Campania. Dopo una giornata dedicata all’ascolto dei candidati nelle liste, la direzione provinciale convocata per domani in via Tagliamento dovrà iniziare a dare le prime risposte non solo alla minoranza, che chiede da tempo un congresso straordinario, per coinvolgere pienamente la base e i circoli nel rilancio del partito. Ma soprattutto, il gruppo dirigente dovrà confrontarsi con l’Area Schlein, alla luce del forte contributo che la stessa segretaria nazionale Elly Schlein ha dato al partito nella circostanza, affiancando il candidato Antonio Gengaro ripetutamente. In una tornata elettorale che ha visto la coalizione del Centrosinistra allargato al Movimento Cinque Stelle e gli stessi Democratici protagonisti di importanti vittorie in Campania e nel Paese, la sconfitta di Avellino desta più di una perplessità. Qualcosa dovrà cambiare anche e soprattutto alla luce dei un dato: quella del 24 giugno è stata la terza sconfitta di fila nell’ex feudo democristiano, città per vent’anni laboratorio de L’Ulivo nel Mezzogiorno.
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