Privatizzazione della IIA, Fismic: il governo sbaglia tutto. Ed è giallo su Flumeri
I vertici del gruppo Seri Industrial S.p.A. hanno illustrato ieri alle Regioni Campania ed Emilia-Romagna il piano industriale, dopo l’audizione dei sindacati. Nel comunicato ufficiale la doccia fredda per Flumeri: l’investitore ha “confermato il proprio interesse per il sito di Bologna, dove intenderebbe sviluppare la ricerca e la produzione”
Nel pomeriggio di ieri le rappresentanze del gruppo Seri Industrial S.p.A. hanno illustrato alle Regioni Campania ed Emilia-Romagna il piano operativo con il quale intendono rilanciare Industria Italiana Autobus, una volta acquisite le quote pubbliche in fase di dismissione. Non c’erano i sindacati, contrari sia alla decisione annunciata dal governo di trasferire il 98% delle azioni ai casertani del Gruppo SERI e ai cinesi della China City Industrial di Pechino, sia alla scelta di non considerare la Cordata italiana guidata da Stirpe e Gruppioni. Al termine della riunione, una ulteriore doccia fredda è arrivata dal comunicato diffuso dal Ministero. Dopo aver indicato gli obiettivi chiave – la conversione del parco autobus da termico a elettrico, lo sviluppo della produzione di planari e la creazione di nuove sinergie di business, anche internazionali, affermando la volontà di confermare i livelli occupazionali – si legge che il gruppo Seri ha “confermato il proprio interesse per il sito di Bologna, dove intenderebbe sviluppare la ricerca e la produzione”, mentre non si fa menzione di Valle Ufita, dover invece è in corso una difficile interlocuzione tra le istituzioni locali, le parti sociali e il governo circa i suoli non utilizzati all’interno del perimetro della IIA. Per il sindacato questo comunicato riflette l’ambiguità con cui si sta privatizzando l’azienda, spiega Giuseppe Zaolino della Fismic. Per Fismic Industria Italiana Autobus per capitalizzare in un marchio vincente i 200 milioni già investiti dovrebbe fare scelte diverse da quelle “contraddittorie” che sta conducendo, sottolinea Zaolino.
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