Industria Italiana Autobus, svolta ora possibile Depositata la proposta Stirpe – Gruppioni
In corsa per subentrare a Leonardo e Invitalia nel capitale della industria Italiana Autobus c’è da oggi anche la cordata Stirpe - Benedetto - Marchesini - Gruppioni. Depositata in queste ore la proposta vincolante
La cordata Stirpe – Benedetto – Marchesini – Gruppioni ha depositato oggi la sua proposta vincolante per subentrare a Leonardo e Invitalia nel capitale della industria Italiana Autobus. Gli imprenditori Maurizio Stirpe (Prima Sole Components), Nicola Benedetto (Acqua e Terme Fiuggi, editore di Panorama e La Verità), Maurizio Marchesini (Presidente di Nomisma) e Valerio Gruppioni (Sira Industrie) sono pronti a raccogliere la sfida del made in Italy sull’innovazione e la transizione ecologica nel delicatissimo settore dell’automotive nel trasporto collettivo urbano ed extraurbano. La cordata intende costruire bus e pullman ad alto livello tecnologico e bassissimo impatto ambientale, capitalizzando ciò che IIA già detiene: la storia secolare della Menarinibus, il centro di Ricerca e Sviluppo e i Reparti Produttivi che consentono ad Industria Italiana Autobus di offrirsi sul mercato come “uno dei pochi player europei attivi dalla progettazione dei sistemi di trasporto pubblici urbani alla produzione coprendo tutte le fasi produttive, dalla carpenteria, alla cataforesi, dalla verniciatura e incollaggio all’assemblaggio finale”, come il management dell’azienda di Bologna e Flumeri ricorda nel suo profilo. La proposta vincolante della Cordata si pone come alternativa a quella del Gruppo SERI di Caserta, finora considerata l’unica dal socio uscente Leonardo, ma non dal governo che ha riaperto i giochi. Nel frattempo, mercoledì a Roma il Ministero illustrerà ai sindacati il piano industriale del Gruppo casertano, osteggiato dalle rappresentanze delle parti sociali e delle istituzioni locali emiliane e irpine, ma anche dalle due amministrazioni regionali di Napoli e Bologna.
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