Industria Italiana Autobus, i sindacati bussano alla porta del Ministero
Lunedì la cordata Gruppioni formalizzerà la proposta di acquisto delle quote pubbliche della società. I sindacati vogliono conoscere nel dettaglio il piano industriale
Sindacati e lavoratori di Industria Italiana Autobus vogliono vederci chiaro e subito sul piano presentato dalla cordata Gruppioni ,Stirpe, Marchesini, Benedetto. Fim, Fiom Uilm Uglm e Fismic hanno chiesto una convocazione urgente al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per conoscere nel dettaglio i contenuti del piano industriale presentato dalla nuova cordata interessata a rilevare le quote pubbliche della società. Sindacati e lavoratori dunque questa volta giocano d’anticipo, intanto hanno sospeso le agitazioni interne agli stabilimenti di Flumeri e Bologna. La nuova cordata formalizzerà lunedì la proposta di acquisto che secondo indiscrezioni potrebbe essere svincolata dall’acquisizione dei terreni inutilizzati , 600.000mq che facevano gola a tanti privati in quanto ricadenti nell’area Zes , terreni che ora escono dalle trattative e che potrebbero essere ceduti a condizioni vantaggiose ad altre aziende che vorranno insediarsi in Valle Ufita per creare ricchezza anche in vista delle grandi infrastrutture in via di realizzazione. Chi acquisterà IIA lo farà dunque per rilanciare la produzione di autobus e non per l’acquisto di terreni industriali da ”sfruttare”. Intanto è è spuntato un nuovo cartello all’ingresso dello stabilimento che indica suolo Asi. La settimana prossima sarà importante per il futuro di IIA. Sul tavolo del Ministro Urso ci sono ora varie alternative insieme ad un corposo dossier sulla proposta già formalizzata e non condivisa da sindacati e lavoratori.
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