IL CORSIVO – L’involontaria “scivolata” di Francesco e papa… Vannacci
La dichiarazione di ieri della sala stampa vaticana in merito alla battuta di Papa Francesco – “C’è troppa frociaggine” – pronunciata a porte chiuse nel corso di una riunione con i vescovi della Cei.
“Il Pontefice – è questa la dichiarazione – non ha mai inteso offendere o esprimersi in termini omofobi, e rivolge le sue scuse a coloro che si sono sentiti offesi per l’uso di un termine, riferito da altri”.
E ancora: “Come il Pontefice ha avuto modo di affermare in più occasioni, nella Chiesa c’è spazio per tutti. Nessuno è inutile, nessuno è superfluo, c’è spazio per tutti. Così come siamo, tutti”.
Dopo il chiarimento, inequivocabile e insieme inappellabile, chiudiamo questa vicenda mettendola sul faceto, giusto per sdrammatizzare una innocua “scivolata” che sicuramente non interpreta il pensiero vero e genuino del Papa.
Diciamolo, allora. Se tanto (di faceto) mi dà tanto, da qui a cent’anni, quando sarà tempo di scegliere il nuovo successore di Pietro, anche il Generale Roberto Vannacci – che non “scivola” ma pensa ciò che dice, anche e soprattutto in tema di omofobia – avrà la possibilità, senza nemmeno partire da prete, di concorrere per l’elezione a Pontefice. E chissà che magari, per contrappasso, non avremo con lui il primo Papa laico e omofobo.
In effetti, con questo strano “Mondo” che gira sempre più “al contrario”, niente ormai è impossibile.
“Il Pontefice – è questa la dichiarazione – non ha mai inteso offendere o esprimersi in termini omofobi, e rivolge le sue scuse a coloro che si sono sentiti offesi per l’uso di un termine, riferito da altri”.
E ancora: “Come il Pontefice ha avuto modo di affermare in più occasioni, nella Chiesa c’è spazio per tutti. Nessuno è inutile, nessuno è superfluo, c’è spazio per tutti. Così come siamo, tutti”.
Dopo il chiarimento, inequivocabile e insieme inappellabile, chiudiamo questa vicenda mettendola sul faceto, giusto per sdrammatizzare una innocua “scivolata” che sicuramente non interpreta il pensiero vero e genuino del Papa.
Diciamolo, allora. Se tanto (di faceto) mi dà tanto, da qui a cent’anni, quando sarà tempo di scegliere il nuovo successore di Pietro, anche il Generale Roberto Vannacci – che non “scivola” ma pensa ciò che dice, anche e soprattutto in tema di omofobia – avrà la possibilità, senza nemmeno partire da prete, di concorrere per l’elezione a Pontefice. E chissà che magari, per contrappasso, non avremo con lui il primo Papa laico e omofobo.
In effetti, con questo strano “Mondo” che gira sempre più “al contrario”, niente ormai è impossibile.
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