Ariano, le minoranze attaccano. Franza bis agli sgoccioli ma il sindaco fa finta di niente
Duro J’accuse delle minoranze consiliari di Ariano. Negato il diritto al confronto in aula . La questione finirà sul tavolo della Prefettura. Ritardi sulle OO.PP ma anche sull'ordinaria amministrazione
Un paese che vive in un degrado culturale senza precedenti, Il duro j’accuse emerso dalla lunga conferenza stampa indetta dai consiglieri di minoranza, invitato anche il Psi ma non presente, per spiegare i motivi dell’abbandono dei lavori nell’ultima seduta del consiglio comunale quando sono stati imposti , dopo una variazione “autogestita” del regolamento consiliare , limiti temporali di tre minuti per ogni intervento in aula . Un fiume in piena i consiglieri Giovanni La Vita, Marco La Carità, Daniele Tiso ,Antonio Della Croce e Marcello Luparella dinanzi alla stampa e ad un folto pubblico. Porteranno la questione all’attenzione della Prefettura . Democrazia calpestata, disprezzo per il ruolo del consiglio comunale, atteggiamento puerile e provocatorio tenuto nei confronti delle minoranze , di qui anche lo strappo con il Psi. Risultati zero. Gestione privatistica del pubblico. Questioni importanti per la città come Puc, collegamenti urbani con la stazione Hirpinia, viabilità, Pip di Camporeale, Cinque piazze, per ora mezzo cantiere, centro storico mai portati all’attenzione del consiglio. E dulcis in fundo una progettualità fallimentare che ha spazzato via, per un capriccio di pochi, una arteria fondamentale per raggiungere la stazione Hirpinia già cantierabile, la Manna- Tre Torri- Camporeale , per proporre come alternativa un’idea progettuale, la bretella Torana, che costerà più di quaranta milioni di euro a fronte di una previsione originaria di 12. e che ancora non è stata tradotta in un progetto definitivo.
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