Inchiesta appalti, il sindaco Festa si è dimesso

Attraverso una nota stampa del suo legale, il primo cittadino comunica di aver rassegnato le proprie dimissioni e annuncia anche di rinunciare al Riesame

🔴AVELLINO. INCHIESTA AL COMUNE, GIANLUCA FESTA RINUNCIA AL RIESAME E SI DIMETTE DA SINDACO
L’avvocato Luigi Petrillo difensore del sindaco della città di Avellino, dottor Gianluca Festa, comunica – attraverso una nota stampa – “di aver condiviso con il suo assistito l’opportunità di rinunciare Riesame proposto avverso il decreto di sequestro emesso dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Avellino dott. Toscano ed alla successiva convalida disposta dallo stesso ufficio.
Essendosi conseguito l’effetto desiderato della ostensione degli atti a sostegno del sequestro, si è reputato inutile coltivare il ricorso anche in considerazione del fatto che non si è mai dubitato della legittimità dell’operato investigativo della Procura, come più volte sia dal sindaco che dal suo difensore. che ora rimangono in attesa degli avvisi relativi alle operazioni tecniche di copia dei dati informatici estratti dai telefoni e dagli elaboratori elettronici caduti in sequestro di cui auspicano la restituzione.
Il difensore del dottore Gianluca Festa comunica altresì di aver condiviso con il suo assistito l’opportunità di rassegnare le dimissioni da sindaco della città di Avellino, all’indomani della pubblicazione sulla stampa locale di ulteriori, gravissime ed infondate discrezioni sullo stato e gli approdi delle indagini.
Nel contesto dato, si crede, infatti, necessario assumere ogni più opportuna iniziativa volta a consentire il celere compimento delle investigazioni, rimuovendo anche il solo sospetto che la permanenza nella carica possa pregiudicarle ed auspicando di porle al riparo da condizioni e strumentalizzazioni di sorta, politici e mediatici.
Il dottor Gianluca Festa reso edotto delle contestazioni a suo carico per come desumibili dagli atti depositati al Tribunale del Riesame, ha conferito espresso mandato al suo difensore di rappresentare al Magistrato del Pubblico Ministero la sua incondizionata disponibilità ad essere ascoltato quanto prima dagli inquirenti, onde esaustivamente chiarire la sua posizione”.

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