Gli utenti irpini pagano 345 euro annui per l’acqua: sotto la media italiana, ma secondi in Campania
Per l’acqua i cittadini della provincia di Avellino pagano 345 euro l’anno, 133 meno della media nazionale, ma in Campania le bollette irpine sono le più care, se si eccettua Salerno. In compenso l’aumento nell’ultimo anno è stato il più basso: +3,7% rispetto alla media regionale del 6,6%
Lo scorso anno i cittadini della provincia di Avellino hanno pagato 345 euro l’anno per il servizio idrico, dall’Alto Calore all’Acquedotto Pugliese alle gestioni comunali in economia. Una cifra molto competitiva se si considera la media nazionale, ma non in Campania, dove l’Irpinia è la più cara dopo Salerno. Il dato è riportato dal XIX Rapporto sul servizio idrico integrato pubblicato in queste ore da Cittadinanzaattiva, in occasione della Giornata Mondiale dell’acqua. Nel complesso gli utenti irpini hanno fatturato 133 euro in meno rispetto alla media italiana, ma sul territorio regionale hanno ricevuto bollette più care di Napoli, Benevento e Caserta, rispettivamente con 300, 305 e 279 euro. I maggiori oneri sono a Salerno, dove il gestore pubblico privato ha fatto pagare alle famiglie 374 euro. Nonostante la difficile situazione del principale gestore, l’Alto Calore, alle prese con un difficile piano di risanamento, i rincari nell’ultimo anno è stato il più basso in Campania: il 3,7% rispetto alla media regionale del 6,6% con la punta di Salerno: +15,8
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