San Michele di Serino, sequestrata una struttura socio-assistenziale

Il legale rappresentante della struttura non ha ottemperato all'ordinanza di chiusura emessa dal sindaco, lo scorso mese di settembre, in quanto priva di autorizzazione all'esercizio.

I Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Salerno, in collaborazione con i Carabinieri della Stazione di Serino, l’Asl di Avelino e li Consorzio dei Servizi Sociali di Atripalda, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo – disposto dal G.I.P. su conforme richiesta della Procura della Repubblica – di una struttura socio-assistenziale ubicata nel Comune di San Michele di Serino. Il legale rappresentante è ritenuto responsabile di non aver ottemperato all’ordinanza di chiusura emessa dal sindaco, in quanto priva di autorizzazione all’esercizio.

Dalle indagini è emerso che i locali destinati a “gruppo appartamento”, oltre a non possedere li titolo abilitativo, non erano muniti di agibilità. Nel corso delle ispezioni igienico-sanitarie, i militari del Nas appuravano che nella struttura vi erano diversi ospiti interdetti e non autosufficienti, procedendo al sequestro di farmaci, anche ad uso psichiatrico, di presidi chirurgici e dispositivi medici scaduti, conservati unitamente a quelli in corso di validità; sul carrello della terapia rivenivano bicchieri sporchi di calcare e una confezione di farmaci scaduti, nonché schede relative al registro delle terapie prive di firma del medico, dell’infermiere e delle date di somministrazione.

Il Consorzio dei Servizi Sociali, in qualità di amministrazione competente, ha chiesto all’Ente Comune di procedere alla chiusura della residenza. Il Sindaco aveva emesso l’ordinanza di cessazione, da ottemperare entro il 30 settembre dello scorso anno. I successivi accertamenti dei carabinieri del Nas consentivano di appurare che la struttura, di fatto, era ancora funzionante.

Al fine di evitare la reiterazione dell’inosservanza dell’ordinanza di chiusura, questa mattina la struttura è stata sottoposta a sequestro preventivo dai Carabinieri e gli ospiti sono stati riaffidati ai rispettivi familiari o trasferiti ni altre strutture autorizzate e idonee.

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